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Serverfarm InFarmaClick

La serverfarm InFarmaClick di InFarma, utilizzata quotidianamente da migliaia di farmacie, ha recentemente superato una serie di importanti verifiche funzionali e prestazionali eseguite da importanti operatori del settore I/T.

La Telecom Italia ha monitorato l’utilizzo della linea internet per diversi giorni, rilevando una disponibilità del servizio del 100% e un utilizzo di banda largamente inferiore a quella disponibile.

L’Eurolab di Fermo (AP), IBM Business Partner certificato e qualificato da oltre 15 anni nelle soluzioni infrastrutturali, ha analizzato l’intera infrastruttura da un punto di vista hardware e software, misurando le prestazioni del sistema nell’arco di 24 ore.

L’analisi condotta dall’Eurolab evidenzia un’infrastruttura bilanciata e con ampia disponibilità di risorse, anche negli orari di punta:
  • i processori si attestano mediamente e con rassicurante costanza nel tempo al di sotto del 25% di carico;
  • la RAM è mediamente utilizzata al 60% del totale disponibile;
  • i dischi garantiscono uno scambio di dati mediamente al di sotto dei 5 MBytes/sec fatta eccezione per alcune ore notturne su alcune macchine dove la mole di dati scambiata, in virtù della esigenza di effettuare i salvataggi, è più importante ma comunque ampiamente al di sotto dei 10 MB/sec (80Mbps);
  • globalmente lo Storage percepisce transazioni con picchi rilevati nell’ora di punta misurati a 58.650 KB/sec (469.2 Mbps) ben al di sotto dei 4Gbps supportati dai controller;
  • quest'ultimo dato deve essere affiancato alla misura delle richieste di transazioni nell’unità di tempo che riportano un picco di 5900 I/O per sec., informazione che pone bene in evidenza il fatto che il volume di dati spostati avviene a fronte di un elevato numero di piccolissime richieste, a conferma del tipico comportamento di accesso a dati DB;
  • la rete attestata e ripartita su più apparati coinvolge ad ogni modo una mole di traffico che in media si pone ampiamente al di sotto dei 1500 KB/sec (12Mbps) , informazione questa che se presa per singolo sistema è decisamente rassicurante, ma nella globalità si potrebbe stimare per eccesso comunque al di sotto dei 100Mbps e quindi al di sotto del 30% del carico massimo sostenibile sia dagli apparati attivi che dalla dorsale di comunicazione verso il mondo esterno.